Sofferenza e dolore emotivo
Il dolore è un evento imprescindibile che fa parte della nostra crescita. Tutte le sensazioni associate alla tristezza sono normali, nessuna esperienza costituisce di per sé una malattia, nessuna minaccia della nostra integrità.
Il vissuto di ciascuno di fronte al dolore è una questione unica e personale. Ognuno dei nostri dolori è unico come unico e irripetibile è il modo di affrontarlo.
Nonostante ciò, ogni dolore somiglia, a tutti gli altri dolori per qualche tratto comune che ci consente di capirli maggiormente. Aiutare qualcuno in un momento di dolore significa lasciarlo libero di esprimere le proprie emozioni, qualunque esse siano, a suo modo. Trovare una forma di espressione del suo vissuto interiore aiuta ad alleviare il dolore di coloro che stanno attraversando questo cammino. Essere Adulti significa accettare che nella vita verremo abbandonati da persone, cose, situazioni, idee... presto o tardi. Ciò è inevitabile e dobbiamo accettare che tutto continua anche senza di noi.
Anche le perdite più piccole presuppongono un dolore e a nulla serve tentare di evitare la sofferenza. Allontanando le persone non ci garantiamo la totale assenza di sofferenza ma sicuramente la scomparsa definitiva di tutte le possibilità di godere dell'incontro sincero con gli altri.
Il modo per non soffrire non è amare di meno ma imparare a non rimanere legati a ciò che non c'è più quando giunge il momento della separazione o della perdita.
Restare ancorati a ciò che è presente e non a ciò che stato; non bisogna rimanere attaccati a una situazione o a una relazione poiché se domani ciò che oggi ci da tanto piacere finisce dobbiamo essere in grado di prendere la decisione di lasciarlo andare ma finché non arriva quel momento cercare di impegnarci completamente.
Non rappresenta una soluzione la decisione di non impegnarsi nel qui e ora, non aprirsi al rischio.
Dobbiamo essere in grado di accettare come parte della vita le perdite ed il dolore per imparare ad arricchirci negli adii.
Se restassimo fermi a qualche tappa precedente della nostra vita e decidessimo di rimanere congelati nel passato non esisterebbe il desiderio di andare avanti nella vita.
Non esiste profitto importante che non implichi, in qualche modo, una rinuncia, un costo emotivo, una perdita: il dolore è imprescindibile dal nostro percorso di sviluppo personale e le perdite sono necessarie per la nostra maturazione così come la maturazione ci aiuta a percorrere il nostro cammino.
Se saremo in grado di abbandonare volontariamente e dolorosamente qualcosa per far posto ai nostri nuovi desideri la vita ci arricchirà ogni volta: ogni volta che la riempiamo ma anche ogni volta che la svuotiamo per far posto alle nuove possibilità. Questo non è un processo facile e non è un processo privo di danni.
- Concediti di stare male, di avere bisogno, di sentirti vulnerabile. Non fare il forte, non tenerti tutto dentro poiché con il tempo il dolore, la paura diminuiranno. Ti meriti il diritto di dare libero sfogo a tutto ciò che senti e di condividere ciò che ti sta succedendo con coloro che ti sono vicini (famiglia, amici, conoscenti, insegnanti…). Può darsi che tu creda che sarebbe stato meglio non provare dolore ed evitarlo con distrazioni ma non è così poiché il dolore presto tardi affiora alla superficie. Meglio che tu lo faccia adesso.
- Accetta che in questo periodo tu non sia il meglio delle tua capacità per questo accetta che tua vita per un pò di tempo sarà diversa: ti sentirai vuoto ed indeciso. Accetta il dolore e se avrai fiducia nelle tue capacità supererai anche questo momento. Non pretendere troppo da te stesso, rispetta i tuoi tempi.
- Apriti alle nuove possibilità.
- Sia che il problema sia di tipo fisico, psichico e emotivo, sia che il problema sia passeggero o definitivo ricordati che comunque dovrai andare avanti e per questo avere fiducia in te stesso; troverai il tuo modo di fronteggiare questa difficoltà e di riorganizzare la tua vita in modo nuovo, diverso.
- Affidati al tempo ma non utilizzarlo come scusa per minimizzare le tue responsabilità.
- È necessario che ti liberi dal passato per poter cominciare a vedere nuove possibilità; il fatto di star male non ti devi impedire di apprezzare le cose belle che continui ad incontrare nella vita. Alcuni legami con parenti, amici, partner, sacerdote, terapeuta continuano ad esserci e possono essere depositari della tua confusione e del tuo dolore, dei tuoi dubbi e delle tue debolezze. Nonostante questo, non negarti il permesso di ridere con gli amici, di fare battute, di scherzare, di distratti. Ricorda che le cose brutte vengono da sole ma quelle belle si devono costruire.
- Non trascurare il tuo corpo, alimentati bene non abusare di tabacco, alcol, medicinali o droghe; sono rimedi immediati ma dannosi.
- Non maltrattati, non ti affliggere e non prendere decisioni importanti in queso periodo poiché queste vanno prese in momenti di grande chiarezza e non nei momenti di grande confusione o forte emotività. Non iniziare una rapporto di coppia in questa fase della tua vita; aspetta di essere pronto ed emotivamente più stabile.
- Non maltrattare gli altri: cercheranno amorevolmente di far dimenticare il dolore. Non sei tenuto a compiacerli accelerando il processo; puoi prenderti tutto il tempo di cui hai bisogno per affrontare il tuo dolore e solo quando sarai pronto starai bene.
Ogni difficoltà, dolore per una perdita porta con sé un guadagno e ha un inizio ed una fine. Vi è sempre qualcosa da imparare: prendere nuove decisioni, svolgere compiti che prima facevano gli altri, stabilire nuove modalità di relazione con il mondo. Anche se l'esperienza è un' insegnante molto crudele ricorda che la tua vita ricomincia ad ogni passo, ma non ogni volta da capo.
Dr. Maurizio Sgambati
Psicologo a Pordenone