Trattare l'Ansia con l'inibizione reciproca
Il termine ansia raggruppa in se una serie di sindromi distinte tra loro seppur con manifestazioni simili.
Tra le sindromi ansiose troviamo lansia blanda o generalizzata (liberamente fluttuante), gli attacchi di ansia, gli attacchi di panico associati a specifiche condizioni come lagorafobia, il disturbo di panico che si presenta in situazioni diverse e tra loro scollegate, le fobie ovvero reazioni dansia acuta per specifici oggetti ed il disturbo depressivo ansioso. Tutte queste sindromi possono essere trattate efficacemente mirando al contenimento dei sintomi ovvero puntando semplicemente a ridurre, e ove possibile, eliminare le reazioni fisiche sgradevoli. Si tratta di un intervento mirato e dimpatto che aiuta la persona a controllare le proprie reazioni fisiche e i pensieri negativi che le suscitano.
Tuttavia è bene specificare che lansia è sempre la manifestazione di un qualche disturbo sotteso ad essa. Più frequentemente viene trattata a livello farmacologico con un tranquillante e o un ansiolitico. Ciò non significa però curare davvero il disturbo ma limitare solo gli effetti percepiti del problema psicologico. Per guarire dallansia o diminuirla a livelli soddisfacenti un trattamento terapeutico non deve mirare soltanto a ridurre o contenere i sintomi ma lavorare sui processi sottostanti. Si tratta di andare a recuperare levento che ha originato il disturbo attraverso delle tecniche di scoperta delle cause. Lansia, cosi come la maggior parte dei disagi, pone le sue radici in esperienze traumatiche verificatesi durante linfanzia. Levento che attiva lansia in età adulta richiama sensazioni di pericolo legate ad una qualche esperienza del passato rimossa dalla coscienza. È molto comune infatti che alla coscienza sia presente solo lemozione di paura, lo stato di allerta ma non più levento originario (eziologico),
Certamente un lavoro terapeutico fatto solo a livello emozionale può produrre sollievo a portare la persona ad avere un maggior controllo sui propri stati interni ma si tratta di un lavoro incompleto e non risolutivo. Una psicoterapia efficace dopo aver prodotto un sollievo dai sintomi ed una maggior padronanza nella persona dovrebbe contemplare un lavoro che permetta di recuperare la situazione che ha dato origine al disturbo e far seguire un processo di elaborazione del ricordo recuperato. A livello di gestione dei sintomi dansia una delle tecniche più efficaci è linibizione reciproca o desensibilizzazione sistematica. Consiste sostanzialmente nellinibire le reazioni di agitazione e tensione attraverso il rilassamento fisico e mentale. Quando siamo preoccupati inviiamo dei segnali biochimici (adrenalina e cortisolo) attraverso il nervo vago nella sua componente simpatica del sistema nervoso per creare una reazione di allerta generalizzata nel corpo. Allopposto quando siamo sereni inviiamo dei segnali biochimici (aceticolina) attraverso il nervo vago nella sua componente parasimpatica del sistema nervoso per creare una reazione di rilassamento. Le due componenti sono antagoniste; ciò significa che stimolando una disattiviamo laltra. Quando un soggetto si rilassa a livello corporeo e mentale sperimenta come effetto conseguente la una diminuzione dellansia. Se questo ciclo viene ripetuto frequentemente lansia dal punto vista biologico si estingue.
Allopposto quando una persona ansiosa si ritrae dal contesto temuto allinsorgere dei primi sintomi ottiene un immediato sollievo ma allo steso tempo rinforza i processi sottostanti allansia mediante la fuga. Ciò significa che la persona non impara ad affrontare lansia ma a farla decadere temporaneamente allontanandosi dalla situazione temuta. Attraverso levitamento dei sintomi dansia questi permangono e spesso si aggravano nonostante gli sforzi compiuti per sconfiggerli.
Lipnosi permette allansioso di raggiungere un certo grado di controllo volontario sulle emozioni inabilitanti e ottenere un senso di padronanza di se. Tuttavia, come specificato in precedenza l'ansia spesso è solo la punta di un problema più profondo che andrebbe approfondito dopo aver effettuato un'accurata diagnosi differenziale per escludere la presenza di patologie organiche alla base dei sintomi lamentati.
Dr. Maurizio Sgambati
Psicologo a Pordenone