La Vittima

La Vittima
  • Dr. Maurizio Sgambati
  • 07/11/2024
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Gli individui che abitualmente giocano a fare la vittima scelgono questo ruolo nella loro vita per diversi morivi: ...

1. Ottenere l'attenzione;
2. Influenzare e controllare il modo di pensare, agire e sentire di qualcuno;
3. Giustificare atteggiamenti inadeguati che hanno attuato nei confronti di qualcuno a cui attribuiscono il ruolo di persecutore.

Nonostante abbiano diverse opportunità per riscattarsi e smettere di lamentarsi queste persone non hanno l'intenzione di modificare la loro posizione di "persona perseguitata" poiché, paradossalmente, amano questo ruolo. I principali tratti distintivi di coloro che scelgono il ruolo di vittima sono:

La tendenza a manipolare o maltrattare gli altri verbalmente o fisicamente. In tal modo provocano l'abuso al fine di identificare un "capro espiatorio" da incolpare per i loro insuccessi di vita. 
Cercano di influenzare le altre persone suscitando compassione al fine di ricevere sostegno.
Creano legami di amicizia o relazioni intime ed affettive con chi manca loro di rispetto, li maltratta o abusa con lo scopo inconscio di confermare la loro posizione di vita ovvero che sono persone sfortunate.
Evitano di prendersi delle responsabilità, delegano decisioni che li riguardano, così da poter incolpare gli altri quando le cose vanno male.
Dietro al bisogno di dare molto agli altri c'è l'elevata aspettativa di ricevere altrettante attenzioni e cure.
Ritengono che il mondo sia un posto brutto abitato da gente di cui non ci si può fidare.
Raccontano delle loro disgrazie e di quanto gli altri non siano in grado di comprenderli e di quando si approfittino della loro gentilezza e disponibilità senza contraccambiare. 
 

Quali sono gli aspetti ricorrenti in una relazione con una persona che gioca a fare la vittima?

All'inizio della relazione fa sentire l'altro una persona importante e preziosa dal momento che fa credere al partner di essere in grado di prendersi cura dei suoi bisogni. Si mostra affidabile e si sforza di soddisfare le promesse fatte e di portare a termine qualsiasi attività o favore gli si chieda.

E' una persona molto accudente, estremamente disponibile, protettiva che elargisce cura e nutrimento con lo scopo di avviare una relazione che però avrà un finale spiacevole.

La sensazione che si ha è di non essere sicuri che l'amicizia, la gentilezza e la disponibilità siano genuine. Vi è il sospetto che nasconda un intento manipolatorio.

Quando il gioco "povero me" della vittima si palesa la controparte sperimenta rabbia ed aggressività.

A volte arriva ad aggredire o arrecare danno al suo partner etichettato ingiustamente come "persecutore". La vittima giustifica le sue aggressioni verso il partner poiché ritiene di avere il diritto di vendicarsi per torti e maltrattamenti subiti ingiustamente.

Provoca negli altri reazioni e comportamento aggressivi minimizzando o ignorando il proprio ruolo determinante nell'evoluzione negativa della relazione.

Come evolve la relaziona con una persona che gioca a "povero me"?

Inizialmente, in relazione con la persona tendente al vittimismo le sensazioni sono piacevoli ma le attenzioni esagerate possono spingere la maggior parte dei partner relazionali a sganciarsi da un rapporto che ha le caratteristiche della dipendenza infantile. Quando un partner mostra distacco o più semplicemente il bisogno di spazi di sana autonomia la "vittima" si sentirà messa da parte, risentita ed inizierà a manifestare i segnali di protesta e a lamentarsi di non essere capita e ricambiata.


Dr. Maurizio Sgambati

Dr. Maurizio Sgambati
Psicologo a Pordenone

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